STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI Markus Zusak
Autore: Markus Zusak
Oggi parleremo del libro “Storia di una ladra di libri”, dal quale è stato tratto l’omonimo film uscito nelle sale nel 2013.
La storia è ambientata durante la seconda guerra mondiale, nella Germania nazista.
La protagonista principale è una bambina di nome Liesel, la cosidetta ladra di libri. A lei la vita ha rubato una madre, un fratello, la sua infanzia.
Lei ruba libri.
Non per indole, ma per fame di parole e di rivalsa. Per una seri e di inaspettate coincidenze lei e la sua famiglia adottiva si trovano a dover nascondere nella propria cantina un ebreo dall’animo gentile: Max.
E sarà grazie a lui se le parole prenderanno forma e riusciranno a salvare Liesel.
A narrare le vicende è la morte. Una voce narrante scomoda, beffarda e tanto umana al tempo stesso. La morte preannunciata, la morte implorata, la morte tanto temuta.
“Storia di una ladra di libri” è forte, spesso crudo .
Lascia l’amaro in bocca e una sensazione di angoscia che talvolta rende necessaria un’interruzione di lettura. Ma è un libro in cui trova spazio anche la speranza, la lotta e l’amore.
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Ci si trova a riflettere sulla condizione del genere umano, su quanto basti poco per scatenare una strage; sul termine “Pace” e sulla fortuna che si ha nell’essere liberi.
“Storia di una ladra di libri” siamo tutti noi col nostro passato e le nostre paure.
“Immaginati di sorridere dopo un ceffone; poi pensa di farlo ventiquattr’ore al giorno.
Questo voleva dire nascondere un ebreo”